Teatro

Grande festa alla Corte di Francia: 'I tre moschettieri' salutano il pubblico

Grande festa alla Corte di Francia: 'I tre moschettieri' salutano il pubblico

Per festeggiare il successo del kolossal teatrale di questa stagione, il Teatro Astra ospita domenica 1° maggio, a partire dalle ore 20, una serata speciale in compagnia di tutti i protagonisti, organizzata in collaborazione con la Fondazione CRT.

Si conclude domenica 1° maggio con un totale di 56 repliche sold-out il kolossal teatrale tratto dai I Tre Moschettieri di Alexandre Dumas, evento culturale - prodotto da Fondazione TPE -  che ha abitato il Teatro Astra di Torino per quasi 3 mesi a partire dal 18 febbraio scorso. Da allora si sono alternati in scena 41 attori, diretti da otto registi (Beppe Navello, Gigi Proietti, Piero Maccarinelli, Myriam Tanant, Andrea Baracco, Robert Talarczyk, Ugo Gregoretti ed Emiliano Bronzino) sull’adattamento teatrale ad opera di cinque drammaturghi e supportati da uno staff organizzativo e tecnico che ha contato quasi 50 professionisti. I numeri parlano di 10.818 spettatori e 812 abbonamenti venduti dedicati esclusivamente al progetto.

A conclusione di questo kolossal di successo, Fondazione TPE e Fondazione CRT organizzano per il 1° maggio una serata speciale insieme con tutti i protagonisti de I Tre Moschettieri: a partire dalle ore 20, infatti, il Teatro Astra ospiterà la Grande Festa alla Corte di Francia, evento di fundraising in palcoscenico, tra canzoni, aperitivi, dj-set e musica dal vivo, dedicato al sostegno della creatività giovanile. Per l’occasione, Fondazione CRT raddoppierà i fondi raccolti durante la serata, mettendoli a disposizione di spettacoli fatti dai giovani per i giovani. La donazione minima è di 20€.

Beppe Navello, direttore della Fondazione TPE e ideatore del progetto, necommenta così il successo:
“Siamo di fronte a tali aumenti di presenze e di incassi che è difficile non riconoscere di essere una delle più apprezzate novità della stagione teatrale italiana, applaudita unanimemente dalla critica e dal pubblico. Una risposta sul campo, da febbraio a maggio, alle richieste del Mibact di moltiplicare giornate lavorative, sostenere la creatività giovanile, radicare la presenza sul territorio, fidelizzare il pubblico. Al di là dei numeri, la vittoria più esaltante è stata quella di vedere le famiglie a teatro: i nonni, i genitori, i giovani, gli adolescenti e i bambini”.